IL FILO DEL DISCORSO




Questo Blog nasce dalla stima e dalle chiacchiere di due donne che con il tempo scoprono e riscoprono passioni ed un sentire comune, comuni radici, competenze per certi versi complementari.
Questo sarà quindi un piccolo pensiero felice scritto a quattro mani... buona continuazione!

mercoledì 21 aprile 2010

IL FILO DEI RICORDI












Eccomi, appena oltre il mezzo secolo alle prese con un accattivante sistema che è il web, che mi consentirà di esprimermi, di raccontare le mie passioni, che sono nate nel tempo lentamente e hanno preso vigore grazie agli incontri e agli scambi d’opinione con la mia amica.
Abbiamo in comune le tradizioni di una terra bellissima, la Sicilia, un’educazione al femminile che ha instillato in noi fin da piccole l’amore per “il filo” in tutte le sue espressioni, dal ricamo al cucito dal lavoro a maglia all’uncinetto.
Ma nella prima parte della mia vita non mi sono troppo concessa il lusso di questi piccoli piaceri, perché………………………….
Questa sono io neo mamma:
Paura, insicurezza, vacillano i miei riferimenti di sempre, ho un grande senso di inadeguatezza, come posso contenere tanto amore e non lasciarmene sfuggire da qualche falla, devo controllare tutte le cuciture del mio cuore, che nessuna sia sfilata, che tengano tutte fitte fitte.
L’oggetto del mio struggimento è troppo prezioso, niente dovrà mai scalfirlo, e come fare se tutto non dipende da me? Quante variabili dovrò controllare? E tutte io, io in prima persona e nessuno per me, nessuno può.
Così l’essere mamma si sovraccaricava, non era il semplice occuparmi della loro crescita, della loro salute, del loro benessere, della loro educazione, dei loro progressi, del loro apprendimento, ……………………………… ma era soprattutto preservarli dal male, da quanto potesse accadergli di brutto. Questo mondo troppo grande, troppo vasto troppo tutto per contenere me, ora che avevo i miei figli. Dovevo cercare un mondo piccolo piccolo, semplice semplice, coccolo coccolo . Dovevo trovarlo, per me e per loro. Che avesse una fitta imbottitura, spessa e morbida per attutire i colpi, che non lasciasse entrare, che non lasciasse uscire. Così tutto immobile uguale a se stesso niente male niente dolore, niente paura.
Quanta fatica perché non si allentasse la presa perché non si perdesse il controllo ………………..
Tutto in ordine, tutto pulito, tutto controllato…………….Poi gli anni passano e tutto cambia, …. e come cambia……e mi dicevo:
Troppo amore? L’amore non è mai troppo. Non contenerlo questo amore, fallo dilagare, fallo espandere che se ne impregni l’aria che respiri , che si infili in quei cassetti ordinatissimi e ci porti dentro un po’ di sano scompiglio, fallo rotolare in casa che si versi sui tappeti immacolati, ne cambierà l’aspetto, fallo sostare in cucina, tra i piatti sporchi e il tavolo in disordine, dagli il permesso di entrare in bagno e fare vapore, schizzi di acqua e sapone sulle mattonelle e (orrore!) sullo specchio! e un giorno distrattamente guardandoti intorno ti sentirai bene perché tutto l’amore che hai lasciato libero ha dipinto i muri della tua casa, ha stropicciato il divano “buono” ha scorticato l’anta della cucina, ma chissà perché è tutto cosi bello !
I figli insegnano questo.

Ora, che i miei figli sono grandi, ora che io ho imparato (non del tutto) che un po’ di sano disordine è salute e libertà e non deve limitarmi, riesco a trovare un po’ di tempo per me, tutto da dedicare alle mie passioni di filo. Datemi ago e filo e trasformerò il mondo circostante!

Testo: Anto
Foto: Anto

2 commenti:

  1. bellissimo complimenti! demeter di mol

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  2. pagine dense di femminilità coniugata in ricordi e passioni...come solo le donne riescono a fare.perchè solo le donne fermano i passi delle loro corse quotidiane, spese totalmente al servizio degli affetti, per respirare il profumo di un fiore, rubare spicchi di cielo, prendersi il silenzio dopo un temporale, contare gli stanchi passi di un vecchio e tremare per il sorriso trasparente di un bambino.e' privilegio di pochi portarsi nel cuore queste piccole emozioni che la vita ci regala a piene mani ma che sfuggono ad occhi distratti e cuori chiusi. emozioni tenute subito strette dentro perchè non si ha tempo di condividerle ma, quando arriva un prezioso momento proprio, si manifestano in tutta la loro intensità e guidano piccoli capolavori che, nell'eleganza di fili ed intrecci, si racconteranno all'infinito nell'eco dei giorni.mi è piaciuto moltissimo. complimenti ad anto e nati.buon lavoro e alle prossime voci! un abbraccio emanuela

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